Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura – 2Corinzi 5:17 – La Bibbia

Quanti angeli erano presenti alla tomba di Gesù? Contraddizione?

Video e/o audio (se presenti per questo articolo):

Questa voce fa parte 18 di 18 nella serie Contraddizioni bibliche presunte

Quanti angeli sono apparsi alle donne che visitarono la tomba di Gesù il giorno in cui egli risuscitò? Uno? due? C’è una contraddizione nei racconti dei vangeli che invalida il racconto della risurrezione di Gesù? Rispondiamo insieme in questo video.

Il brano di Matteo 28 parla di un solo angelo che scende dal cielo, che rotola la pietra della tomba e vi sedette sopra e poi ci dice che quel medesimo angelo si rivolse alle donne:

“Ed ecco si fece un gran terremoto; perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e vi sedette sopra. Il suo aspetto era come di folgore e la sua veste bianca come neve.  E, per lo spavento che ne ebbero, le guardie tremarono e rimasero come morte.  Ma l’angelo si rivolse alle donne e disse: «Voi, non temete; perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso.  Egli non è qui, perché è risuscitato come aveva detto…” (Matteo 28:2-6)

Il brano di Marco non usa l’espressione “angelo” ma ci parla di un giovane in veste bianca:

Entrate nel sepolcro, videro un giovane seduto a destra, vestito di una veste bianca, e furono spaventate.  Ma egli disse loro: «Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; egli è risuscitato; non è qui; (Marco 16:5-6)

Anche il brano di Luca 24:4-6 ci parla di uomini in vesti risplendenti, ma questa volta ci dice che erano due:

Mentre se ne stavano perplesse di questo fatto, ecco che apparvero davanti a loro due uomini in vesti risplendenti; 5 tutte impaurite, chinarono il viso a terra; ma quelli dissero loro: «Perché cercate il vivente tra i morti? 6 Egli non è qui, ma è risuscitato; ricordate come egli vi parlò quand’era ancora in Galilea (Luca 24:4-6)

Infine il brano di Giovanni 20, in prima battuta, non ci dice nulla sugli angeli presenti e sul racconto degli angeli con le donne, ma, si concentra su Maria Maddalena che dice a Simon Pietro e all’altro discepolo con lui:«Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’abbiano messo». “sappiamo”, Maria Maddalena parla al plurale, implicando la presenza di altri con lei, come ho già spiegato in un video precedente di cui trovate il link qui in alto. Inoltre dice “Non sappiamo dove l’abbiano messo”, implicando probabilmente che più persone potrebbero essere state coinvolte.

Il primo giorno della settimana, la mattina presto, mentre era ancora buio, Maria Maddalena andò al sepolcro e vide la pietra tolta dal sepolcro. 2 Allora corse verso Simon Pietro e l’altro discepolo che Gesù amava e disse loro: «Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’abbiano messo». (Giovanni 20:1-2)

Più avanti però Giovanni 20:12 descrive anche l’ingresso di Maria Maddalena nel sepolcro e ci viene detto che vide due angeli, vestiti di bianco.

Maria, invece, se ne stava fuori vicino al sepolcro a piangere. Mentre piangeva, si chinò a guardare dentro il sepolcro, ed ecco, vide due angeli, vestiti di bianco, seduti uno a capo e l’altro ai piedi, lì dov’era stato il corpo di Gesù. (Giovanni 20:11-12)

Innanzitutto, si trattava di uomini o angeli? Come abbiamo visto Marco ci parla di un giovane e Luca ci parla di due uomini mentre Matteo e Giovanni si riferiscono ad angeli. Questo non è assolutamente un problema, infatti lo stesso Luca qualche versetto dopo in Lc 24:22-23 si riferisce al medesimo episodio parlando di una visione di angeli, pertanto egli stesso riconosce che i due uomini apparsi alle donne erano angeli.

È vero che certe donne tra di noi ci hanno fatto stupire; andate la mattina di buon’ora al sepolcro, non hanno trovato il suo corpo, e sono ritornate dicendo di aver avuto anche una visione di angeli, i quali dicono che egli è vivo.  (Luca 24:22-23)

Questo non ci sorprende perché nella bibbia ci sono diverse apparizioni di angeli in forma umana. Si pensi ad esempio a Genesi 18:16 che ci parla di due uomini che vanno verso Sodoma dopo aver incontrato Abramo, ma poi in Genesi 19:1 ci viene confermato che si tratta di due angeli.

Oppure si pensi alla visione di Cornelio che in Atti 10:3 è chiaramente descritta come la visione di un angelo, e in Atti 10:30, raccontando l’accaduto, Cornelio parla di un uomo in veste risplendente.

Quindi spesso gli angeli vengono descritti proprio come uomini in vesti bianche o in vesti risplendenti, pertanto su questo punto è inutile cercare contraddizioni che non ci sono.

Rimane piuttosto il fatto che Matteo e Marco si riferiscono ad un angelo, mentre Luca e Giovanni parlano di due angeli! Perché? Si tratta di una vera e propria contraddizione?

Ognuno dei quattro autori dei vangeli ha dato un taglio diverso al proprio racconto soffermandosi su dettagli diversi a seconda dell’enfasi che voleva dare.

Matteo e Marco sono particolarmente interessati all’angelo che si rivolse alle donne e aveva aperto la tomba rotolando la pietra. Ciò non esclude che ci fossero altri angeli presenti, ma nel racconto di Matteo e Marco ciò non è significativo, perché Matteo e Marco sono focalizzati sull’angelo che si rivolse alle donne.

Pensateci bene… anche noi facciamo questo continuamente quando raccontiamo qualcosa. Io posso dirvi che ieri al centro commerciale ho incontrato un mio ex compagno di scuola e ci siamo fatti due chiacchiere. Ma, se parlate con mia moglie, potrebbe dirvi che ieri al centro commerciale lei mi ha visto mentre parlavo con una coppia con due figli. I due racconti sono diversi, ma entrambi stiamo descrivendo lo stesso incontro. Mia moglie vi ha descritto l’incontro dal suo punto di vista. Io invece mi sono concentrato sul mio ex compagno di classe perché era in effetti lui quello a cui mi sono rivolto per parlare. Il fatto che la moglie e i suoi figli fossero presenti, nel mio racconto è irrilevante.

Così Matteo e Marco si focalizzano sull’angelo che si rivolge alle donne.

Cosa accade invece in Luca e Giovanni? Come abbiamo detto essi parlano di due angeli.

Luca si concentra sulle donne che entrano nella tomba e sono perplesse perché non vedono il corpo di Gesù, ma incontrano due angeli e il resto della narrazione si concentra su quei due angeli.

Anche Giovanni, raccontando l’incontro tra Maria Maddalena e Gesù si riferisce a due angeli nella tomba.

Sia Luca che Giovanni utilizzano il plurale nel riferire il dialogo con gli angeli, come se i due angeli parlassero all’unisono! Ma è logico aspettarsi che abbia parlato uno dei due. Matteo e Marco si sono semplicemente concentrati sull’angelo che parla nei dialoghi con le donne

 tutte impaurite, chinarono il viso a terra; ma quelli dissero loro: «Perché cercate il vivente tra i morti? (Luca 24:5)

Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?» (Giovanni 20:13)

Quindi, a seconda dell’accento che è stato messo dai vari evangeli ci si è concentrati su un angelo o su due angeli presenti, ma il fatto di concentrarsi su un angelo che si rivolge alle donne, non esclude certamente la presenza di un altro angelo.

Come sempre, non è il caso di aspettarsi dialoghi riportati alla lettera perché in quella cultura non si usava il virgolettato e i dialoghi venivano riportati come parafrasi e riassunti, con lo scopo di riportare il significato più che le parole utilizzate puntualmente. Per questo motivo, i dialoghi sono riportati in modo diverso nei vari vangeli, ma questo lo abbiamo già visto molte volte perché non è solo una caratteristica della bibbia ma, più in generale degli scritti dell’antichità, in una cultura dove non si usavano i cellulari per registrare un dialogo, né alcun altro supporto.

Ancora un’osservazione. Normalmente i sinottici, Matteo, Marco e Luca hanno molto materiale in comune. Ma in questo caso, Luca, che esplicitamente ci parla di due uomini o due angeli, non si è preoccupato minimamente di dare una descrizione leggermente diversa. Evidente,ente, si è semplicemente basato sui testimoni a sua disposizione. E questa versione si integra comunque con le altre. Il fatto che sia diversa, ancora una volta evidenzia una testimonianza indipendente e non una semplice copia da Marco o Matteo.

Teniamo presente che tutte queste minime differenze in questi racconti erano ben evidenti anche ai cristiani dei primi secoli, eppure essi non le hanno cambiate per allinearle, ma le hanno lasciate così come sono per amore della verità e rispetto di queste testimonianze indipendenti. Si contraddicono? No, mi sembra che integrino piuttosto bene tra di loro, dando ognuno un punto di vista e mettendo in evidenza ciò che riteneva più utile e opportuno.

C’erano due angeli nella tomba. Ma Matteo e Marco si sono focalizzati su quello che aveva rotolato la pietra e poi si era rivolto alle donne. Luca e Giovanni, invece li hanno semplicemente presentati insieme mentre si rivolgevano alle donne, benché uno dei due fosse evidentemente il portavoce. I racconti si integrano comunque tra loro.

Se questo video vi è stato utile, vi invito a condividerlo con altri. Intanto io vado a preparare il prossimo.

Un caro saluto a tutti. Ciao

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